IL CONCETTO




LAVORO SEQUENZIALE E LAVORO PARALLELO: UN ESEMPIO

Consideriamo un giudice a cui vengano assegnati due casi, A e B, richiedenti 100 giorni ciascuno di lavoro.

Se lavora nei giorni pari sul caso A e nei giorni dispari sul caso B impiegherà (circa) 200 giorni a completare entrambi i casi:
lavorando in parallelo la durata media è di (200+200)/2= 200 giorni.











Se lavora prima solo sul caso A e poi solo sul caso B, completa il primo in 100 giorni e il secondo in 200 dalla data di assegnazione:
lavorando in sequenza, su un caso alla volta, la durata media è di (100+200)/2=150 giorni.











Il lavoro sequenziale allunga la durata di inattività dei casi in attesa di essere presi in considerazione, ma riduce al minimo possibile la durata totale di completamento di ciascun caso, consentendo di ridurre la durata totale media.